Secondo il World Economic Forum, l’automazione del lavoro, unita alla recessione attuale, ha portato a un aumento vertiginoso del tasso di disoccupazione e la tendenza è destinata a continuare: si prevede che 85 milioni di persone perderanno il lavoro nei prossimi 5 anni. Ma, e c’è un grosso ma, si prevede anche che saranno creati 97 milioni di posti di lavoro e che entro il 2025 oltre il 70% delle persone dovrà acquisire nuove competenze.
Che beneficio si può trarre da questo cambiamento epocale?
Decenni di ricerche hanno dimostrato che la risorsa più importante di qualsiasi economia o azienda è proprio il capitale umano. Future of Jobs esorta professionisti e datori a non temere i nuovi cambiamenti. Bensì a guardarli con spirito di iniziativa per reinventarsi e aggiornare le proprie abilità e le più richieste saranno quelle tecniche, empatiche e manageriali.
Da questi dati possiamo quindi pensare che il mondo del lavoro non si sta sgretolando sotto i nostri piedi, sta ‘solo’ cambiando, e come in ogni fase di cambiamento la cosa più saggia da fare è rimboccarsi le maniche!
Va bene, ma in concreto?
Spesso sentiamo parlare di soft skills o di competenze lavorative trasversali, che possono tornarci utili in vari contesti e non solo nell’ambito in cui siamo abituati ad agire. Queste sono, ad esempio, la nostra propensione a lavorare e collaborare all’interno di una squadra, la capacità organizzativa, flessibilità, la volontà di metterci in gioco per imparare e cambiare e l’abilità di trovare soluzioni a problemi. È anche importante saper comunicare: le persone che cercano lavoro devono essere in grado di comunicare in modo chiaro ed efficace sia oralmente che per iscritto. Anche la capacità di ascoltare gli altri e rispondere in modo appropriato è un’importante abilità comunicativa. Curiosità e impegno: la curiosità e la passione per il lavoro possono far la differenza, e la capacità di apprendere e adattarsi a nuove tecnologie e metodologie di lavoro.
D’accordo, ma io ho sempre fatto l’imbianchino. A cosa mi serve saper usare il telefono. Saranno tutti quei lavori nuovi, come il digital marketer, il manager o quelle cose lì che richiederanno queste competenze, no!?
In realtà, anche le professioni che non hanno mai avuto bisogno della tecnologia o di queste competenze fino ad ora, adesso le richiedono. Il mondo corre a un passo veloce e chi ha bisogno di un imbianchino, ad esempio, non consulta più le pagine gialle, ma naviga su internet alla ricerca di profili ben curati, che abbiano delle foto o video di dimostrazione dei lavori, con delle recensioni positive, che sappiano comunicare quello che fanno e come lo fanno. I potenziali clienti prestano attenzione anche alla rapidità di risposta e alla cura e attenzione nei confronti del cliente. Insomma, qualsiasi lavoro si scelga di fare, che sia di quelli ‘antichi e manuali’ o del mondo 4.0, bisogna fare i conti con queste competenze.
Oggi, d’altronde, la concorrenza è spietata e per differenziarsi è necessario applicare nuove skill insieme alle doti naturali e acquisite con l’esperienza.
Se un po’ ti sei abbattut* perché non sai da dove iniziare con queste nuove abilità e noi sei pratic* con la tecnologia, non temere, ho una buona notizia per te! Scarica YesWork App: è semplice e intuitiva e ti permette, in pochi passaggi, di avere un profilo aggiornato su chi sei e i lavori che fai, e ti aiuta a trovare clienti. Saranno proprio loro a chiederti un preventivo quando avranno bisogno di te!
E ora, sei pronto a reinventarti?
Scritto da Sara Doati
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